Cosa farai
L'escursione inizia con la visita alla grotta di Sant’Arsenio, luogo che accolse il santo in territorio reggino. Dopo circa un’ora di cammino, raggiungiamo l’antro, un vasto ipogeo naturalmente illuminato dalla luce che filtra dall’ampio ingresso, rendendo l’atmosfera affascinante e unica.
Proseguendo, ci sposteremo di poche centinaia di metri per visitare il borgo di Armo, immerso in un paesaggio incantevole e adornato a festa che ci saprà offrire un’esperienza autentica e suggestiva.
Il percorso culmina con l’arrivo al Canyon Rumbulisi, una meraviglia naturale straordinaria, dove la maestosità del paesaggio regala un’immersione profonda nella natura più autentica.
Armo, situato alle pendici del Monte San Demetrio, si erge come un borgo dal fascino antico, profondamente legato alle sue radici storiche e spirituali. Il suo nome, derivato dall’antico dialetto calabrese per indicare “rupe” o “sperone”, rispecchia la sua posizione suggestiva e la sua essenza. Le prime tracce scritte su Armo risalgono al X secolo d.C. e si trovano nel La Vita di S. Elia lo Speleota. Questo testo menziona il borgo come rifugio scelto dai monaci Sant’Arsenio ed Elia, che qui fondarono un centro basiliano di preghiera e meditazione.
Il borgo fu un punto nevralgico per la vita monastica bizantina nella Calabria meridionale, contribuendo a plasmare una comunità resiliente durante le frequenti incursioni saracene dell’epoca. Sant’Arsenio da Armo, figura di spicco, divenne un simbolo della spiritualità del luogo, venerato sia dalla Chiesa Cattolica che da quella Ortodossa. Uno degli episodi più noti legati al santo è raccontato da Elia nel suo Bios: un mercante di schiavi, indifferente al monito di Arsenio, trovò la morte poco dopo. Durante la messa in suffragio, un angelo fermò Arsenio dal pronunciare il nome del mercante, segno che la sua anima era irrimediabilmente perduta. Questo evento sottolineava la gravità dei peccati non redenti, evocando la profonda saggezza spirituale del santo.
Armo è anche intimamente legato alla storia della vicina Motta di Sant’Agata, una città-fortezza le cui origini risalgono al periodo angioino (1268). Più recentemente, il borgo è divenuto simbolo di accoglienza e solidarietà: nel camposanto comunale sono stati destinati loculi per le salme di alcuni migranti, tragicamente naufragati sulle coste calabresi.
Un luogo di contemplazione e memoria, Armo rappresenta un unicum in cui storia, spiritualità e umanità si intrecciano, rendendolo una tappa irrinunciabile per chi cerca una meta ricca di significato.
Durata:
Mezza giornata
Ora di inizio
08:30
Potete richiedere che l'esperienza, programmata al mattino venga svolta, in alternativa, al pomeriggio. In questo caso, si consideri che la partenza sarebbe pianificata alle ore 14:30.
Lingue supportate
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