Un’immersione nella magia del Bosco Archiforo, una delle 40 mete al mondo segnalate dall'immunologo Quing Li per la pratica dello Shinrin Yoku (o "bagno nella foresta"), pratica silvo-terapica di avvicinamento alla natura per ritrovare il benessere interiore e della quale i primi studi risalgono al Giappone degli anni Settanta. Tra monumentali faggi e maestosi abeti bianchi, per le vie dell'acqua e quelle della pietra, si nasconde un luogo ideale per ritrovare l'armonia con la natura e se stessi. 
Il bosco, fortemente suggestivo, trasmette al visitatore una sensazione di serenità, tanto da formare un profondo legame con le persone del luogo, suoi primi guardiani. Uno dei principali protagonisti è proprio l’abete bianco, un albero sempreverde, slanciato e longevo, capace addirittura di sopravvivere alle ultime glaciazioni grazie al microclima delle faggete. L’abete bianco calabrese è un ecotipo tra i più pregiati a livello europeo per morfologia, ritmi di accrescimento e, soprattutto, per la dimostrata maggiore resistenza a varie avversità tra cui le piogge acide. Caratteristica è la sua altezza, tanto che in passato, tra il XV e il XVIII secolo, veniva utilizzato come albero di maestra per le navi. Proprio qui si trova l’esemplare più grande di tutta Europa, alto oltre 55 metri con una circonferenza del tronco di 5,5 metri.